L’elefante appartiene alla famiglia dei mammiferi proboscidati che attualmente è composta da tre specie: l’elefante asiatico, quello africano di savana e quello africano da foresta. Sono animali che vivono a lungo, la loro vita media è di 70 anni.

L’elefante è un animale di grandi dimensioni, oltre tre metri di altezza, oltre sei metri di lunghezza per un peso di oltre 4 tonnellate. Hanno gli occhi piccoli e vista debole, le orecchie mobili grandissime, due zanne in avorio e una grande e lunga proboscide.

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La gravidanza per una femmina di elefante dura 21 mesi.

Sono animali erbivori (prediligono le foglie degli alberi), e questo li rende capaci di grandi e lunghe migrazioni, sempre erranti, alla continua ricerca di territori verdi e lussureggianti. Necessitano di grandi quantità di cibo e il loro passaggio devasta la vegetazione e li rende obbligati a continui spostamenti.

Ora analizziamo il comportamento maschile e femminile. I maschi, durante un certo periodo dell’anno, diventano particolarmente aggressivi e pericolosi. È la fase di massima eccitazione del maschio e viene chiamata “MUST”. In questo periodo le femmine si tengono lontane in gruppi e con i piccoli perché i maschi si combattono tra loro per decidere la gerarchia di accoppiamento.

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I cuccioli alla nascita pesano circa 100 kg e dopo solo mezz’ora, nonostante la stazza, si reggono in piedi. Per i primi anni bevono circa 10 litri di latte al giorno.

Dopo aver descritto le singolari caratteristiche visive di come è fatto fisicamente l’elefante, vediamo una curiosità in merito al suo apparato digestivo: l’intestino è lungo ben 37 metri e predisposto a digerire qualsiasi tipo di vegetale. Quello umano è invece di circa 6 metri.

Il suo cervello invece è quattro volte più grande di quello umano, ma in proporzione molto più piccolo perché rispetto a noi, un elefante pesa 80 volte di più.

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Se facessimo una radiografia ossea completa di un elefante noteremmo subito delle differenze ossee tra lo scheletro di quello Asiatico e quello africano. Quello asiatico ha 19 paia di costole e 33 vertebre mentre quello africano ha 21 paia di costole e 26 vertebre.

Il cranio del primo sulla fronte è curvato mentre nel secondo è appiattito, l’elefante asiatico ha le zanne e le orecchie molto più piccole di quello africano.

Purtroppo, nel corso della storia sono avvenute diverse estinzioni. Tra gli animali estinti strettamente imparentati con gli odierni elefanti troviamo il Mammut, si è estinto circa 10.000 anni fa.

Esistevano inoltre altre specie di elefante, quello nordamericano, purtroppo estinto circa 2000 anni fa e quello pigmeo, molto più piccolo, una specie anch’essa estinta, i cui ritrovamenti ossei sono avvenuti in africa e precisamente in Congo; alcuni scienziati ritengono invece che la loro piccola dimensione dipendesse da alcuni fattori ambientali.

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