Gli antichi Maya furono una popolazione che si insediò nell’America centrale e diede vita a una importante civiltà, nota per le loro doti e capacità nell’arte, nell’architettura, nella matematica e nell’astronomia.
La loro civiltà si sviluppò grazie alle loro capacità agricole nel coltivare mais, fagioli, zucche e peperoncini; le prime città nacquero intorno al 750 a.C.
Il territorio in cui si estendeva la civiltà Maya andava dal sud-est del Messico sino alle coste dello stato di El Salvador.

La loro prima comparsa in questo territorio risale a 2000 anni prima di Cristo. Tra il 2000 a.C. e il 250 d.C. abbiamo il periodo preclassico Maya mentre dal 250 d.C. al 950 d.C. abbiamo il periodo seguente, il cosiddetto periodo classico, infine troviamo il terzo e ultimo periodo, chiamato post-classico, che va dal 950 d.C. al 1697 d.C.
Nel 1511 ci fu il primo contatto con i coloni spagnoli che nell’arco di pochi decenni fece scomparire la civiltà Maya.
I Maya ebbero il loro maggior sviluppo nel periodo classico. Fu proprio in questo periodo che fondarono numerose Città-Stato. A differenza degli Inca e degli Aztechi, i Maya non ebbero mai uno“stato centrale”.
Due città divennero particolarmente potenti e anche rivali, una era Tikal e l’altra Calakmul; la prima si trova in Guatemala ed è un’importante meta turistica. Raggiunse il suo massimo splendore tra il 700 e l’800 d.C. e annoverava oltre 200 templi, tra questi c’è la grande piramide alta circa 30 metri. La seconda invece si trova in Messico ed era una vera e propria metropoli ai suoi tempi.
Tra queste due città ci furono diversi conflitti e guerre. La società dei Maya era divisa tra élite e cittadini comuni. Sopra tutti c’era il Re: un capo supremo, considerato una semi-divinità, il mediatore tra il regno mortale (degli uomini) e quello degli Dei. Ad un Re subentrava sul trono il figlio maschio maggiore. La cerimonia prevedeva anche il sacrificio di un essere umano.

Alla base della crescita e dello sviluppo della civiltà Maya ci fu il commercio, le città ne presero il controllo a partire dalle vie di trasporto delle merci.
A nord le città controllavano il commercio di ossidiana (vetro vulcanico) mentre a sud quello del sale.
L’élite dei mercanti maya gestiva i commerci più importanti con le città lontane mentre la classe media gestiva il commercio interno delle città.
I Maya non avevano animali da soma, quindi tutte le merci passavano sulle spalle dei facchini, su canoe quando il tragitto era fluviale oppure via mare.

Per quanto riguarda la scrittura, i Maya svilupparono il più sofisticato ed evoluto sistema di scrittura precolombiana. I cittadini comuni erano analfabeti mentre i figli dell’élite ricevevano una educazione specifica per imparare a leggere e scrivere dallo scriba.
I Maya sono ricordati anche per l’acutezza del loro preciso calendario e per le accurate registrazioni delle eclissi solari e lunari, dei cicli e dei movimenti dei pianeti.
Il calendario Maya era il più preciso tra quelli del vecchio mondo.
Il patrimonio culturale più evidente lasciato da questa antica civiltà è sicuramente l’architettura, èrappresentata da una vastissima varietà di strutture create da una grandissima forza lavoro umana. Per costruire città e monumenti utilizzavano la pietra e materiali deperibili.