Il Rinascimento è quel grandioso fenomeno artistico nato in Italia, sviluppato e poi diffuso in tutta Europa nel XV e XVI secolo d.C.
Viene elaborata una nuova visione del Mondo che si esprime in tutti i campi del sapere umano, dalle arti alla tecnologia, dalla letteratura alle scienze.
L’uomo diventa protagonista e centro di ogni interesse culturale.

Si riscopre il nudo, le proporzioni classiche, lo spazio è concepito a misura d’uomo e attraverso la prospettiva si scopre una nuova possibilità per progettare il mondo.
Le radici del Rinascimento le troviamo nell’Umanesimo, un movimento letterario sviluppatosi tra la fine del XIV secolo e la fine del XV secolo; come indica il nome stesso, mette l’uomo e i suoi valori al centro di ogni interesse. Un uomo capace di mettere al servizio della collettività le sue capacità intellettuali e il suo sapere.
Il maggior precursore e rappresentante di questo movimento letterario è sicuramente stato Francesco Petrarca, considerato anche uno dei fondamenti della letteratura italiana, grazie all’opera sua più celebre: Il Canzoniere.
La parola “Rinascimento” risale proprio a quell’epoca. Sono stati infatti gli umanisti a parlare per primi di “rinascita” della cultura e dell’arte.

A darne impulso e sviluppo a questa rinascita fu il mecenatismo. Chi erano i mecenati? Ricchi e facoltosi uomini a capo di prestigiose signorie che si impegnavano a tutelare, promuovere e finanziare l’attività artistica e culturale di letterati e artisti.
Il Mecenatismo è la strategia delle signorie per manifestare il loro potere. Fra questi mecenati spicca Lorenzo il Magnifico, il terzo della dinastia De Medici, il quale, prendendo a suo servizio e sotto la sua protezione i migliori artisti, letterati e scienziati dell’epoca, trasformò Firenze nel più importante centro culturale del Rinascimento.
Altre signorie come i Gonzaga a Mantova, gli Este a Ferrara, i Montefeltro a Urbino e gli Sforza a Milano, ospitarono eccezionali talenti in ogni campo della scienza e dell’arte avviando importanti rinnovamenti urbanistici. Trasformarono vecchi centri medioevali in splendide Città rinascimentali.
Tanti sono stati i geni e gli artisti talentuosi di questo periodo storico.

Tra questi ricordiamo il genio di Leonardo da Vinci e quello di Donato Bramante; i quali attraverso il loro confronto intellettuale diedero molto alla città di Milano.
E come non ricordare Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio?
Michelangelo operò tra Firenze, Bologna e Roma lasciando opere magnifiche come il David e la Cappella Sistina.
Raffaello prestò la sua arte tra Urbino, Firenze e Città di Castello lasciando in eredità all’umanità opere come “La Madonna del Cardellino” e “lo Sposalizio della Vergine”.