L’oceano è la somma di tutte le vaste distese di acqua salata presenti sulla totalità della superficie del nostro Pianeta Terra. Precisamente corrisponde al 71% della superficie terrestre.

La profondità media delle sue acque è di 3.800 metri. Mentre la profondità massima la riscontriamo alla fossa delle Marianne, la più profonda depressione oceanica conosciuta, ed è di oltre 11.000 metri, equivalenti ad oltre 11 km.

L’oceano è il più grande serbatoio di calore terrestre quindi il più importante fattore di controllo del clima mondiale.

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La grande massa totale di acqua salata terrestre chiamata Oceano è stata ripartita in 5 oceani distinti tra loro per aree geografiche: Oceano Pacifico, Oceano Atlantico, Oceano Indiano, Oceano Antartico e Oceano Artico.

In questa immensità di acqua salata circa 3.6 miliardi di anni fa sono apparse le prime forme di vita.

Gli organismi più importanti dei diversi oceani sono minuscole alghe e batteri, che nel loro insieme costituiscono il fitoplancton, che è il principale produttore di ossigeno nell’ambiente oceanico.

Quindi gli oceani sono una fondamentale e indispensabile risorsa per la vita, da cui l’uomo ricava elevate quantità di alimenti, energia e materie prime.

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Una delle più antiche attività umane, infatti, è la pesca in mare fin dalla preistoria.

Oggi la pesca si concentra su 4 diversi tipi di specie marine, pesci di profondità (sogliole e merluzzi); pesci di superficie (tonno e salmone); crostacei(aragoste e gamberi); molluschi (es. polpi e calamari).

Purtroppo, il futuro dell’ecosistema oceanico, già gravemente compromesso dall’eccessivo sfruttamento della pesca e dell’attività umana in grado di generare un continuo e costante inquinamento delle sue acque, è a rischio. L’umanità è infatti affamata e mai sazia di risorse e materie prime che gli oceani sono in grado di offrire. Grandi quantità di minerali e sostanze come ad esempio ferro, rame, nichel, manganese e sostanze combustibili come gas e petrolio sono presenti nei fondali marini.

L’attività umana di estrazione in mare iniziò nel 1891 al largo della California, nell’oceano Pacifico.

Oggi le piattaforme per l’estrazione possono operare sino a 5.000 metri di profondità.

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Non dimentichiamo inoltre che l’acqua marina ci fornisce, attraverso processi già conosciuti in antichità, il sale che è usato nelle cucine e negli alimenti di tutto il mondo.

In mezzo alla vastità di questi oceani di tanto in tanto si possono trovare migliaia di isole e decine di arcipelaghi.

Troviamo ad esempio la Polinesia e la Micronesia nell’oceano Pacifico, le isole dei Caraibi e le Azzorre in quello Atlantico, mentre in quello Indiano troviamo le Seychelles e le Maldive.

A questi paradisi terrestri, con dolore aggiungiamo un’isola del tutto particolare, generata dall’uomo dalla sua attività incessante di inquinamento da plastiche. È un’isola di pezzi di plastica galleggianti, tutta nostra immondizia. È più grande di tutta la penisola iberica, si trova nell’Oceano Pacifico, è chiamata Pacific Trash Vortex.

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