L’orso bruno marsicano è un mammifero onnivoro appartenente alla famiglia degli “Ursidi” e lo si trova solo nell’Italia centro-meridionale dove troviamo i Monti Marsicani; e precisamente nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio-Molise, la cui sede si trova a Pescasseroli (1267 metri sopra il livello del mare), graziosa ed accogliente cittadina che con il suo patrimonio storico e naturalistico attrae visitatori e turisti tutto l’anno, compreso l’inverno, grazie alle sue piste da sci. Nel 2023 si sono celebrati i festeggiamenti per i 100 anni del Parco. Attualmente si stima si trovino al suo interno un’ottantina di orsi.

L’orso marsicano è molto più piccolo ad esempio dell’orso bruno americano. Presenta una corporatura tozza e tarchiata, pelo bruno-fulvo, con un grosso ”tartufo” sulla punta del naso e una coda minuscola di circa 10 cm. I maschi della specie sono più grandi delle femmine e il loro peso varia molto a seconda delle stagioni. Il maschio arriva a pesare circa 230 kg e le femmine circa 140 kg.

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L’orso marsicano ha un comportamento schivo, solitario, territoriale e notturno.

Ciascun orso delimita il proprio territorio, che si estende dai 10 ai 200 km.

Durante la stagione riproduttiva si verificano casi di attraversamento di zone e centri abitati dall’uomo.

Nel periodo invernale, gli orsi marsicani scavano una tana oppure occupano cavità o grotte nella roccia per entrare in letargo, che dura circa quattro mesi, sfruttando i grossi cuscinetti di grasso accumulati tra l’estate e l’autunno.

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La loro alimentazione è composta per lo più da vegetali (90%): radici e tuberi, frutta e bacche, castagne e amarene. A tal proposito, un’orsa del Parco è stata chiamata proprio “Amarena”, purtroppo uccisa nel 2023 da una fucilata esplosa dalla crudeltà umana.

L’orso marsicano in primavera si ciba anche di piccoli animali come conigli e uccelli. Solo raramente uccide gli animali più grossi come cervi, cinghiali e camosci.

Il rapporto con l’uomo e i pastori è conflittuale perché saltuariamente attaccano i capi di bestiame come pecore, capre e vitelli.

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L’orso marsicano ha un tasso di riproduzione molto basso. La femmina partorisce solitamente due cuccioli, talvolta uno solo e in casi eccezionali arriva a quattro come è accaduto proprio ad Amarena.

Il loro periodo di gestazione è di circa sei mesi e fra un parto e il successivo passano in media 3/4 anni. La femmina accudisce i cuccioli per 2/3 anni.

L’habitat in cui vive e si sfama l’orso marsicano è l’Appennino centrale, costituito da boschi di querce e faggeti, anche se non disdegna le “pasticcerie”, come accaduto a Roccaraso a Juan Carrito (il nome dell’orso purtroppo investito da un’auto nel 2022), introducendosi, con il favore del buio della notte, in una di queste per farsi una scorpacciata di bignè e cannoncini alla crema.

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